Rosario del Malato con Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II 11

 

Introduzione: Il dolore e la malattia fanno parte del mistero dell’uomo sulla terra. Certo, è più giusto lottare contro la malattia, perché la salute è un dono di Dio. Ma è importante anche saper leggere il disegno di Dio quando la sofferenza bussa alla nostra porta. La chiave di tale lettura è costituita dalla Croce di Cristo. Il Verbo incarnato si è fatto incontro alla nostra debolezza assumendola su di sé nel mistero della Croce. Da allora ogni sofferenza ha acquistato una possibilità di senso, che la rende singolarmente preziosa.

Cristo sia la Porta per voi, cari ammalati, chiamati in questo momento a sostenere una croce più pesante.

 

 

 

Primo Mistero

“Gesù inaugura la sua predicazione guarendo i malati”

 

“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli. Venuta la sera, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati, ma non permetteva ai demoni di parlare perché lo conoscevano. ( Mc, 1,14-15.29.34)

 

Nella sua attività messianica in mezzo a Israele, Cristo si è avvicinato incessantemente al mondo dell’umana sofferenza. “Passò facendo del bene”, e questo suo operare riguardava, prima di tutto, i sofferenti e coloro che attendevano aiuto. Egli guariva gli ammalati, consolava gli afflitti, nutriva gli affamati, liberava gli uomini dalla sordità, dalla cecità, dalla lebbra, dal demonio e da diverse minorazioni fisiche, tre volte restituì ai morti la vita.

 

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre..

 

Signore Gesù, abbiamo bisogno di te, rimani con noi. Sostienici nel nostro cammino. In Te noi crediamo, in Te speriamo, perché Tu solo hai parole di vita eterna. Amen

 

 

Secondo Mistero

Gesù offre la Sua salvezza

 

“Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: “Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile dire al paralitico: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino –disse al paralitico– alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua. Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: Non abbiamo mai visto nulla di simile!”. (Mc 2,8-12)

 

Gesù era sensibile a ogni umana sofferenza. E, al tempo stesso, ammaestrava, ponendo al centro del suo insegnamento le Otto Beatitudini, che sono indirizzate agli uomini provati da svariate sofferenze nella vita temporale. Essi sono i “poveri in spirito” e “gli afflitti”, e “quelli che hanno fame e sete della giustizia” e “i perseguitati per causa della giustizia”.

Padre Nostro; 10 Ave Maria, Gloria al Padre….

 

Signore Gesù, rivelaci il senso salvifico della sofferenza perché possiamo trovare nella Tua sofferenza la pace interiore e la gioia spirituale. Amen

 

 

 

Terzo Mistero

Gesù ascolta e esaudisce

chi crede in Lui

 

“Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente. Gesù gli rispose: Io verrò e lo curerò. Ma il centurione riprese: Signore, io non sono che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. All’udire ciò Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. E Gesù disse al centurione: Va’ e sia fato secondo la tua fede. In quell’istante il servo guarì. (Mt 8,5-8.10.13)

 

Nel programma messianico di Cristo, che è insieme il programma del Regno di Dio, la sofferenza è presente nel mondo per sprigionare amore, per far nascere opere d’amore verso il prossimo, per trasformare tutta la civiltà umana nella “civiltà dell’amore”. In questo amore il significato salvifico della sofferenza si realizza fino in fondo e raggiunge la sua dimensione definitiva.

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre….

 

Signore Gesù, concedici pazienza, serenità e coraggio; donacidi vivere una carità gioiosa. Amen

Quarto Mistero

Sulla Croce Gesù assume le sofferenze

di ogni tempo

 

“Stavano presso la Croce di Gesù sua madre, la sorella di Sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù, allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla Madre: Donna, ecco il tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco la tua madre! E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Dopo questo Gesù disse per adempiere la Scrittura: Ho sete. Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero una spugna imbevuta d’aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E, dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: Tutto è compiuto! E, chinato il capo, spirò. (Gv 19, 25-30).

 

Nella Croce di Cristo non solo si è compiuta la Redenzione mediante la sofferenza, ma anche la stessa sofferenza umana è stata redenta. L’uomo, scoprendo mediante la fede, la sofferenza redentrice di Cristo, insieme scopre in essa le proprie sofferenze, le ritrova, mediante la fede, arricchite di un nuovo contenuto e di un nuovo significato.

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre …..

 

Signore Gesù, rafforza la nostra fede e donaci la forza di accettare questo momento di prova come tempo di grazia che invita a unirsi con amore più intenso al mistero salvifico di Cristo. Amen

 

 

Quinto Mistero

Gesù invia i discepoli ad annunciare la Buona Novella e a guarire gli ammalati

 

“Gesù inviò i dodici discepoli dopo averli così istruiti: Strada facendo, predicate che il Regno dei Cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date… E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto Colui che ha il potere di far perire l’anima e il corpo nella Geenna. Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non abbiate dunque timore”.

 

La sofferenza, presente sotto tante forme diverse nel nostro mondo umano, vi sia presente anche per sprigionare nell’uomo l’amore, proprio quel dono disinteressato del proprio “io” in favore degli altri uomini, degli uomini sofferenti. Il mondo dell’umana sofferenza invoca, per cos’ dire, senza sosta un altro mondo: quello dell’amore umano; e quello dell’amore disinteressato, che si desta nel suo cuore e nelle sue opere.

Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria al Padre…..

Signore Gesù, insegnaci parole e gesti d’amore per testimoniare i veri valori che rimangono per sempre perché iscritti nel cuore di ogni persona. Amen

Litanie

– Signore, pietà                                                             Signore, pietà

– Cristo, pietà                                                                Cristo, pietà

– Signore, pietà                                                             Signore, pietà

– Santa Maria                                                               prega per noi

– Santa Maria Madre di Dio

– Madre di Cristo

– Tu che hai seguito con Amore tuo Figlio

– Tu che eri presente sotto la Croce

– Tu che sei salute degli infermi

– Santa Maria, consolatrice degli afflitti

– Santa Maria, madre della Divina Grazia

– Santa Maria, aiuto dei poveri

– Santa Maria, rifugio dei peccatori

 

– Agnello di Dio che togli i peccati del mondo perdonaci, o Signore

– Agnello di Dio che togli i peccati del mondo esaudiscici, o Signore

– Agnello di Dio che togli il peccato del mondo abbi pietà di noi

 

Preghiamo: Signore, tu che dalla Croce ci hai dato Maria come Madre, ti ringraziamo; Tu sei la Risurrezione e la Vita, accresci la nostra fede in te. Te lo chiediamo per mezzo di tua Madre, la Vergine dei Dolori. Amen

 

 

 

Preghiera a Maria

A te, Vergine Maria,

fiduciosi volgiamo il nostro sguardo.

Alla tua tenerezza

di Madre affidiamo le lacrime,

i sospiri e le speranze di tutti i malati.

Sulle loro ferite scenda benefico il balsamo

della consolazione e della speranza.

Unito a quello di Gesù,

il loro dolore si trasformi in strumento di redenzione.

Il tuo esempio ci guidi a fare della nostra esistenza

una continua lode all’amore di Dio.

Rendici attenti ai bisogni degli altri,

solleciti nel portare aiuto a chi soffre,

capaci di accompagnare chi è solo,

costruttori di speranza

dove si consumano i drammi dell’uomo.

In ogni tappa gioiosa o triste del nostro cammino

con affetto di Madre mostraci il “ Tuo Figlio Gesù,

o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”. Amen ( Giovanni Paolo II)

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